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Il romanzo dipinge un vivace periodo storico della metropoli lombarda, il 1848, foriero di tante conseguenze per i futuri destini d'Italia e d'Europa. Un filo attraverso la Storia lungo centocinquanta anni finalmente si dipana e si ricompone in un romanzo intenso, nel quale si mescolano in un connubio avvincente primi fermenti socialisti, arditi piani insurrezionali mazziniani, federalismo e dialetto milanese. Il racconto di un immaginario protagonista, Ambrogio Sacchi, martire della libertà e dell'indipendenza, le cui memorie sulle Cinque Giornate (18-22 marzo 1848) solo ora vengono rese pubbliche da un discendente.